![Recensione South Park: Il Bastone della Verità [PC/Xbox360/PS3]](http://www.insidethegame.it/wp-content/themes/gazette/thumb.php?src=http://www.insidethegame.it/wp-content/uploads/2014/03/South-Park_bastone_verità.jpg&h=180&w=250&zc=1&q=90)
Ha rischiato di morire senza vedere la luce a causa della morte di THQ, è stato rimesso in piedi e rinviato da Ubisoft ma alla fine South Park: Il Bastone della Verità ha raggiunto gli scaffali dei nostri negozi. Un GdR dalle meccaniche classiche che brilla per estremismo, divertimento pruriginoso e irriverenza.
Normalmente uso 3 sistemi infallibili per identificare uno sconosciuto: diffido di chiunque non rida, non mangi la cipolla e non ami il cartone di South Park. Non importa averlo visto tutto, conoscere ogni sfumatura o personaggio: basta che il viso dell’interlocutore si distenda in un sorriso e usi il suo equivalente per “South Park! Che fissa!” e io mi rilasso.
Sono assolutamente un fan e dal primo secondo in cui ho saputo che Obsidian (reduce dalla buona prova con Fallout New Vegas) avrebbe sviluppato un gioco di ruolo profondo e classico, ambientato nel mondo creato da Matt Stone e Trey Parker, che peraltro avrebbero contribuito fattivamente allo sviluppo… Sballo: bastava solo non mandare tutto a puttane…
… e la scelta immediata è stata di non tradire le aspettative dei fan, puntando su un estremismo visivo e concettuale (censure a parte, ma su PC mi sono “gustato” sonde anali e aborti clandestini) che semplicemente non conosce eguali nella storia del videogioco. Se Kratos che mutila in quick time il proprio avversario o una fatality sono annoverabili tra scene “estreme”, non dubitate che South Park spingerà i limiti con scene di sesso, allusioni o smembramenti tollerabili solo grazie allo stile con cui sono rappresentati.
Così come il cartone animato, anche il videogioco sfrutta uno stratagemma efficacissimo per lanciare i suoi messaggi. In ogni scena, per quanto estrema o sboccata essa sia, è lasciata all’ironia e lucidità del giocatore/spettatore la scelta di rifletterci su (ad es. la scena del pedofilo che scatta le foto, o la stupidità degli adulti, persi nei loro smartphone e convinti che apra un nuovo Taco Bell) o semplicemente sbellicarsi. Arrivate al Canada, capirete in concreto che il team di sviluppo ha cercato di coinvolgere e deridere in modo diretto chi sta partecipando al gioco: la trovata è veramente geniale e non merita spoiler di sorta, vi tocca arrivarci e goderne.
Ogni forma di umorismo, da quello sottile a quello veramente fuori controllo, perfettamente rappresentato dai Nazisti Zombi o dalle avventure sulle tracce degli Gnomi Rubamutande, è capace di far sganasciare sia il fan più accanito che lo spettatore casuale dello show e già solo per questo andrebbe provato.
L’aspetto che più determina il successo di un gioco in definitiva è la formula di gioco scelto funzioni e se resti piacevole per tutta la durata dell’esperienza. South Park scimmiotta i giochi di ruolo più classici con l’esplorazione della città e dei suoi segreti libera, ma scandita nel tempo dai classici poteri speciali da utilizzare per raggiungere nuove aree. Durante gli scontri l’impostazione diventa quella della serie Mario & Luigi o Paper Mario, con i turni, le abilità speciali e le magie.
Per massimizzare danni o effetti degli attacchi, ma anche per bloccare le sortite avversarie, vengono richiesti veloci quick time ma basta capire che le pozioni di forza e velocità vanno usate A OGNI turno (perché non si perde il turno d’attacco) e gli scontri diventano gestibilissimi in breve tempo, a scapito della profondità del combat system e del grado di sfida.
Il party è sempre composto dal New Kid (il nostro personaggio, interamente personalizzabile) e dei protagonisti del cartone, ognuno con una classe e un set di abilità. Peccato che l’equipaggiamento dei compagni non sia personalizzabile, mentre è sempre bello notare che ogni pezzo equipaggiato sul nostro personaggio viene visualizzato nel gioco.
I menù per vagare tra inventario, party, quest, mappa e compagnia bella sono poco chiari e abbastanza scomodi, ma nulla di tragico. A titolo personale ho trovato divertente la dinamica delle scorregge che omaggia Skyrim, ma mi sono poi trovato a non padroneggiarle (dosando coi due stick analogici) e quindi a sfruttarle quando non necessarie.
South Park Il Bastone della Verità è sicuramente adolescenziale, volgare e fuori controllo e già questi sarebbero validi motivi per procurarsene una copia. Ma la cosa più importante è che è stato pensato con amore verso i videogiochi e verso un cartone animato sicuramente sui generis. Ne raccoglie perfettamente lo spirito e in molti casi lo utilizza per criticare i videogames, non a caso sarebbe dovuto uscire in contemporanea con le puntate del cartone sulla console war PS4/XboxOne: è per questo che è probabilmente il miglior videogioco su licenza mai visto.